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Melvile - La storia di Samuel Beauclair

Samuel Beauclair è un romanziere figlio d'arte, suo padre Thomas è stato uno scrittore di grande successo. Ma anche Samuel sembra aver ereditato le sue stesse capacità di scrittura riuscendo a pubblicare un'opera d'esordio apprezzata da pubblico e critica. Al suo fianco Samuel ha sempre sua moglie, Sarah, che presto lo renderà padre per la prima volta. Insomma, uno spaccato di vita perfetta, in cui tutto sembra essersi incanalato su binari sicuri e definiti, fino a quando, però, un episodio giunge a stravolgere quella serenità familiare, facendo sprofondare il protagonista in una cupa crisi depressiva.

Queste le premesse del nuovo lavoro realizzato da Romain Renard, qui nei panni di autore completo, dal titolo Melvile, edito in Italia dalla Panini Comics per la linea 9L. Renard, classe 1975, è un artista a tutto tondo, con esperienze, oltre che nel campo fumettistico, anche nel cinema, nella scenografia, nella pubblicità e nella musica (suona in pianta stabile nel gruppo francese, da lui stesso fondato, Rom).

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Samuel, dunque, è caduto vittima della più classica delle crisi creative che colpisce gli artisti, quel blocco da pagina bianca difficile da superare, e decide di compiere un estremo tentativo per ritrovare l'ispirazione, rifugiarsi nella casa del defunto padre nella cittadina che da il titolo al graphic novel e cominciare una nuova vita. Qui  le cose, purtroppo, non andranno meglio, anzi, la pagina resterà sempre bianca e frequenti saranno le telefonate del suo editor e amico di vecchia data Aaron Haber, oltre a quelle dei creditori in attesa di pagamenti lasciati in sospeso. La routine quotidiana, fatta di nottate e lunghe passeggiate nei boschi, viene rotta da un annuncio per un lavoro di tinteggiatura e restauro, scorto per caso in un bazar di Melvile. Accettato il lavoro, nella sua vita entreranno a far parte due nuove figure fondamentali per lo sviluppo della trama, David e sua sorella Rachel di cui, ben presto, si innamorerà.

Non sappiamo quanto di autobiografico ci sia in questo graphic novel (Renard è figlio dell'autore francese Claude Renard e il protagonista del fumetto ha le sue stesse fattezze), visto che la narrazione è portata avanti in terza persona, dove sovente la voce fuori campo ci introduce alle varie sequenze del racconto. L'autore affronta un tema, la crisi creativa, già trattato sia in letteratura che al cinema, ma lo fa in una maniera profonda, consapevole, matura, in cui scava a fondo nell'animo del protagonista nel tentativo di ricercare le cause che lo hanno spinto nel baratro. Le motivazioni di questa caduta sono riconducibili in parte, al dramma che ha stravolto la sua esistenza, e in parte al rapporto conflittuale col padre.

In questo affresco contemporaneo Samuel viene raffigurato come un personaggio estremamente superficiale ed immaturo, incapace di assumersi la benché minima responsabilità. Questa sua caratteristica porterà sia profonde cicatrici nella sua vita personale (l'ombra di un errore passato aleggia tra le mura domestiche) sia, soprattutto, in quella professionale, dove non riuscirà a sopportare la pressione dell'impari confronto con la grandezza dell'opera paterna.

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Durante la lettura, scopriamo inoltre che Samuel non ha avuto modo di instaurare quasi per nulla un rapporto con il genitore (i suoi si sono separati quando lui aveva solo due anni e il padre è morto quando ne aveva sette), e i pochi ricordi che custodisce sono sfocati, legati più a sensazioni sensoriali ed emotive che non a gesti o azioni. Questo non fa altro che accentuare quella sensazione di solitudine ed inadeguatezza che caratterizzano l'atteggiamento del protagonista, fino a spingerlo lontano dalla macchina da scrivere.

La tensione della narrazione, e i misteri che a poco a poco vengono svelati e completano quel puzzle che è la vita di Samuel, vengono smorzati verso la metà del libro quando lo stesso Samuel racconta a Rachel una storia sulla nascita di Melvile. Questo racconto, a metà tra realtà e mitologia, affronta proprio il tema del rapporto tra padre e figlio, e di come, in molti casi, per liberarsi del fardello del retaggio paterno si è costretti a rescindere quel legame formatosi in tenera età, per poter continuare quel cammino che è la vita. Uscire dal baratro è possibile, ma per farlo c'è bisogno di liberarsi del peso delle ombre del passato.

Sotto l'aspetto grafico, la costruzione delle tavole che compongono l'opera è sempre regolare e ben delineata. L'esperienza maturata in campo cinematografico permette a Renard di giocare con le inquadrature, e le singole vignette, come fotogrammi di una pellicola di un film, sono riempite con primi piani carichi di espressività o con visuali panoramiche, in questo abile gioco di zoom che accompagna il lettore attraverso gli eventi. Intere sequenze restano senza parole, lasciando che a parlare siano le espressioni facciali, la mimica corporale, e il silenzio viene rotto solo dal rumore di piccoli azioni, come quando, in un gesto di estrema e fredda lucidità, il ticchettare della macchina da scrivere lascia emergere i reali sentimenti di Sam rinchiusi tutti in quella frase "io sono un mostro".

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Se i volti dei protagonisti sono ben delineati, intensi, eloquenti, l'intera città (ma la stessa sorte spetta anche agli interni) sembra, invece, essere avvolta da una sottile foschia che va a sfumare i paesaggi e gli arredi, quasi a voler sottolineare la centralità del dramma umano che si consuma nella piccola cittadina rispetto al contesto in cui vengono inseriti. Ma conferisce anche, grazie all'utilizzo di tonalità pastello, una dimensione onirica, immaginifica, carica di simbolismo.

Il tutto, già molto suggestivo e toccante, viene ampliato grazie ad una componente interattiva che trasforma questo romanzo grafico in un'esperienza multimediale. Infatti, è possibile sia scaricare la colonna sonora di quest'opera, scritta dallo stesso Renard, direttamente su iTunes, sia scaricare l'app Melvile (disponibile su AppStore) in francese, con la quale si accede a sequenze riprese sui luoghi teatro della narrazione e altri contenuti. Insomma, in questo ottimo lavoro, tutte le abilità dell'autore confluiscono e rendono Melvile un'opera con più chiavi di lettura, e, allo stesso tempo, capace di coinvolgere il lettore sotto diversi aspetti sensoriali.

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