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Airbag e altre storie

Di Maledizioni vi abbiamo già recensito Zero e Uno di Biro, un'opera italiana molto particolare e inusuale. Questa volta vi parliamo di un altro prodotto della stessa casa editrice: si tratta di Airgbag e altre storie, un volume di circa 80 pagine che contiene le storie realizzate dal fumettista portoghese Pedro Burgos in più di 12 anni di attività, per la precisione dal 1990 al 2003. Sedici storie autoconclusive tra loro indipendenti che mantengono la cifra stilistica dell’autore sebbene spazino a livello di tematiche dalla semplice quotidianità al divertissment più disimpegnato, dalla politica alla denuncia sociale. Un panorama fortemente variegato che rende il volume antologico godibile da qualunque tipo di pubblico.

In sé non è la materia narrativa a rendere quest’opera un piccolo gioiello che si arrischia a non avere paragoni diretti con il resto della produzione disponibile sul mercato attuale: il punto di forza di questo libro è la potenza espressiva spiazzante del metodo narrativo corredato da disegni brillanti e non convenzionali.

Perché Pedro Burgos padroneggia underground e lirismo, astrattismo ed esistenzialismo con grande maestria. Le sue storie non sono mai semplici narrazioni lineari. Il concetto stesso di linearità si sfalda completamente sin dalle prime pagine. Ciò a cui viene sottoposto il lettore è un accumulo di informazioni tra loro scorrelate solo apparentemente, rivelatrici di una molteplicità di piani narrativi davvero intrigante. Una sorta di interazione e intersezione multicanale di diversi intrecci che si fondono tanto nei testi quanto nelle immagini. Esemplificativa è la prima storia, "Airbag", che in prima analisi narra del viaggio di due personaggi in auto i quali saranno vittima di un incidente e che si salveranno proprio grazie ad un Airbag. Immediatamente appare chiaro al lettore che questo primo significato che emerge non è per nulla l’ultimo: il viaggio in auto diventa contemporaneamente la parabola stessa della nostra vita, e parallelamente in essa è inclusa anche una ricerca disperata di un uomo che vuole ritrovare l’amore. Tutto condensato con grande efficacia ed efficienza in 8 tavole.
La bellezza del leggere le storie di Burgos consiste proprio nella non biunivocità esistente tra disegni e testo, e spesso tra testi in baloon diversi e disegni in vignette diverse. Detta a parole sembra molto complicata e cervellotica come analisi, ma anche alla più rapida lettura appare totalmente immediato, almeno in gran parte.

Per molti versi la narrazione nelle nuvolette di Burgos viaggia a metà tra il futurismo letterario, con onomatopee pronunciate dagli stessi personaggi, stupore cinetico, sentenze-slogan e la distruzione dei costrutti drammatici tipici del teatro futurista, e il Teatro dell’Assurdo di Samuel Beckett o di Eugène Ionesco, con dialoghi alla Vladimir e Estragon, apparentemente sconclusionati e privi di una struttura convenzionale e tradizionale, una sorta di “Fumetto dell’Assurdo”, perché no.
In molte storie la realtà, in questo caso la quotidianità lusitana, ci viene presentata attraverso una lente deformante, che distorce in follia la comune esperienza umana, caricandola di un grande senso evocativo. Accostamenti surreali, irrazionali, illogici, di testo e immagini davvero sorprendenti, illuminanti, spesso indirizzano il lettore verso i molteplici canali di assimilazione del messaggio veicolato.

Passando al comparto grafico, lo stile utilizzato varia molto da storia a storia: si passa dallo stile graffiante, grezzo, appena delineato, tendente all’astrattismo, con quasi totale perdita di riconoscimento di fattezze antropomorfe, ad uno stile più underground, più punk, per sfociare poi nel cubismo (analitico), lasciando le tavole in bianco e nero in alcune storie, optando per il colore, leggermente naïve con giustapposizioni di campiture dense, in altre. Sicuramente di grande impatto visivo, questo stile conquista subito il lettore ad un primo sguardo.

Un volume davvero ricco questo Airbag e altre storie, che si legge velocemente, ma su cui, scommetteteci, ci tornerete più volte. Edizione ben curata, con una bella ed esaustiva prefazione di Alberto Corradi che vi parlerà di linee e viaggi spazio-temporali all’interno delle storie contenute nel volume, e nell’arte di Burgos in generale. Davvero un bel prodotto al modico prezzo di 12 €; assolutamente consigliato.

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