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Intervista a Daniele Trombetti: dal teatro a Jeeg Robot, passando per il wrestling

Intervista a cura di Gennaro Costanzo e Giorgio Parma.

Durante il Palermo Comic Convention abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con l'attore Daniele Trombetti, che ha interpretato Er tazzina, il braccio destro de Lo Zingaro, il villain principale interpretato da Luca Marinelli, nel film rivelazione dell'anno Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Trovate di seguito la nostra intervista.

Partiamo dalle prime fasi di produzione de Lo chiamavano Jeeg Robot. C'è mai stato un momento durante la realizzazione del film, soprattutto all'inizio, in cui avete avuto il timore di sbagliare l'approccio al genere cinecomic, così diverso dalla abituale produzione cinematografica italiana?

A livello produttivo, nessuno credeva nel film. Nessuno era veramente convinto tranne Gabriele Mainetti, lui era sicuro del risultato. E a tutti gli attori a cui ha parlato direttamente, me compreso, ha detto sin da subito che questo film "spaccava". Quindi sul set si percepiva sempre la voglia di concludere questa pellicola e lavorarci nel miglior modo possibile perchè sapevamo che sarebbe andata bene. Non ci aspettavamo tutto questo successo, ma sapevamo che comunque sarebbe andato alla grande.

Per quanto riguarda il tuo personaggio, Er tazzina, come ti sei preparato alla parte?

Con Gabriele, Luca Marinelli e gli altri abbiamo fatto delle prove, e ognuno ha cercato la sua linea recitativa, e Gabriele ha dato una grande mano in tutto questo, indirizzandoci verso dei concept già prestabiliti da lui. Er tazzina è un personaggio un po' particolare, dal punto di vista introspettivo, perchè poi nel film dice poche battute ma è sempre lì presente come un grosso gorilla, un grosso guarda spalle, ed era questo che sostanzialmente doveva arrivare. Però si tratta comunque di un personaggio senza cervello, che fa tutto quello che gli ordina lo Zingaro, come se fosse un altro cane. Non è stato semplice rappresentarlo, però sono stato accompagnato da grandi attori e da un grande regista, quindi mi sono trovato bene inserito.

Parliamo della genesi del nome del tuo personaggio. Come mai Er tazzina, da cosa deriva? Nel film non viene spiegato...

Il nome del personaggio è Er tazzina, perchè in origine nella sceneggiatura non doveva avere un orecchio, e quindi la romanità ti porta sempre a dare questi nomi un po' bizzarri, paragonandolo alla tazzina che ha soltanto un manico la testa con solo un orecchio. Poi per problemi che non ho capito alla fine il nome è rimasto quello.

Nel 2014 è uscito Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, mentre ora si sta girando il sequel, mentre quest'anno è uscito Jeeg Robot. Credi che si stia aprendo un filone atipico di cinecomic italiano?

Domanda interessante. Salvatores ha avuto il coraggio di girare Il ragazzo invisibile, cosa che non era mai stata fatta in Italia, però lui è Salvatores, con tutta la sua filmografia e il suo background alle spalle, oltre all'Oscar. Quindi gli hanno permesso di farlo. Ha avuto comunque un grande coraggio. Che poi il film non sia andato bene, queste sono cose che vengono dopo. Però il gesto è stato apprezzabilissimo. Gabriele Mainetti però, non perchè io abbia fatto il film, è riuscito a portare della italianità nel cinecomic. Il ragazzo invisibile era un po' distante dal pubblico. Mentre Gabriele è riuscito a far dire al pubblico "È possibile che se casco nel Tevere prendo i superpoteri?". Lui ha raccontato la storia in maniera molto umana. Queste per me sono le differenze.

Sei un fan del genere cinecomic in generale?

Io vedo tutti i film di supereroi americani, dalla Marvel alla DC. Io sono un fan DC. Sono un fan sfegatato di Batman. Batman V Superman è stato intrattenente. Ben Affleck doveva scontrarsi con il Batman di Nolan e secondo me perdeva in partenza. Però è stato dignitoso, ha fatto un buonissimo lavoro. Ogni volta che si deve far eun film su di un supereroe non è che bisogna per forza ricostruire da capo tutto quanto. Quindi per me BvS è stato semplicemente un film in cui andavo a vedere Batman e Superman che facevano a botte.

Sei attore per il cinema, ma soprattutto sei attivo nel teatro. Su cosa stai lavorando attualmente?

Adesso sto lavorando alla regia di uno spettacolo teatrale drammatico che andrà in scena a ottobre, oltre ad un altro spettacolo mio che andrà in scena a dicembre, sempre a Roma. Ma la produzione più grande che sto facendo è uno spettacolo scritto e diretto da me al Teatro de' Servi a Roma ad aprile, dal titolo Se fossi fico, una commedia molto divertente, la storia di questo ragazzo, che poi sono io, che si innamora di una bellissima ragazza e spera di conquistarla, ma se fosse stato fico sarebbe stato tutto più facile insomma.

Lo chiamavano Jeeg Robot è stata la tua prima prova a livello attoriale per il cinema. Come è stato il passaggio da teatro a cinema?

È nato tutto in un pub dove ero andato a ubriacarmi con gli amici, e dove ho incontrato questa persona, si chiama Pierpaolo, che faceva wrestling e ha fondato la prima accademia di wrestling in Italia. Mi ha visto così grosso e mi ha detto di andare per forza a fare wrestling, e sono andato a fare delle prove e lì ho conosciuto Gabriele, perchè in quel momento doveva girare Tyger Boy, un suo cortometraggio, e gli serviva un lottatore di wrestling che facesse anche l'attore, e quindi ho alzato la mano perchè io facevo teatro. Ci siamo conosciuti, gli sono piaciuto e mi ha fatto fare quel corto, e poi ho continuato a coltivare la sua amicizia, anche a livello non professionale, e da lì mi ha poi chiesto se volessi fare un provino per un film che stava girando e io gli ho detto: daje.

Progetti futuri nell'ambito cinematografico?

Per adesso è un po' tutto fermo, continuo a fare provini su provini. Ho fatto un provino anche per Il ragazzo invisibile 2, non so come sia andato, ma se lo stanno già girando immagino che non sia andato bene. Tra poco sarò al cinema con La fuga, un film di Stefano Campagna, e nel film Al posto tuo, di Max Croci, con Luca Argentero e Stefano Fresi.

Ringraziamo Daniele per la disponibilità e vi invitiamo a seguirlo in futuro tra spettacoli teatrali e film cinematografici.

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Go Nagai ha visto Lo Chiamavano Jeeg Robot

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Riceviamo e pubblichiamo:

Gō Nagai, l’autore di Jeeg Robot D’acciaio, alla proiezione del film di Gabriele Mainetti

Pochi istanti fa al Festival del Cinema Italiano di Tokyo presso la Asahi Hall di Ginza, il regista Gabriele Mainetti e l’attore Claudio Santamaria hanno presentato al pubblico Lo chiamavano Jeeg Robot.

Il film, fresco di un enorme successo ai David di Donatello dove due delle sette statuette sono state ritirate proprio da Mainetti come Miglior regista esordiente e da Santamaria come Miglior attore protagonista, è stato visto da una platea gremita di spettatori giapponesi.

Nel pubblico anche un volto molto noto a noi italiani: il Maestro Gō Nagai, fumettista e scrittore giapponese autore della fortunata epopea dei robot che, con Mazinga Z, Ufo Robot e ovviamente Jeeg Robot d’acciaio, oltre a intrattenere numerose generazioni di bambini e ragazzi, ha molto ispirato l’immaginario artistico di Gabriele Mainetti.

Gō Nagai, in occasione di un recente viaggio a Roma, aveva espresso la volontà di vedere il film e la richiesta è stata accolta e subito soddisfatta grazie alla collaborazione di Luce – Cinecittà che insieme all’Asahi Shimbun, colosso editoriale giapponese, l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, dal 2001 organizza il Festival di Tokyo, divenuto ormai un evento di riferimento per la produzione italiana contemporanea.

Lo chiamavano Jeeg Robot, con oltre 4 milioni di incasso e 630.000 spettatori in Italia, raggiunti grazie anche alla scelta di tornare nelle sale dopo il trionfo ai David di Donatello, si appresta dunque a conquistare il pubblico di altri territori e il Giappone, che ha dato i natali a Hiroshi Shiba, da oggi è uno di questi.

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Tutti i vincitori dei David di Donatello, trionfo per Lo Chiamavano Jeeg Robot

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Si è da poco conclusa la 60° edizione dei David di Donatello. Trionfatore della serata il film di Gabriele Mainetti Lo chiamavano Jeeg Robot che ha vinto 7 premi su 16 nomination.
Di seguito l'elenco completo dei vincitori:

MIGLIOR FILM
Perfetti sconosciuti prodotto da Medusa Film per la regia di Paolo GENOVESE

MIGLIORE REGISTA
Il racconto dei racconti – Tale of Tales  < Matteo GARRONE
 
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Lo chiamavano Jeeg Robot < Gabriele MAINETTI
 
MIGLIORE SCENEGGIATURA
Perfetti sconosciuti < Filippo BOLOGNA, Paolo COSTELLA, Paolo GENOVESE, Paola MAMMINI, Rolando RAVELLO
 
MIGLIORE PRODUTTORE
Lo chiamavano Jeeg Robot < Gabriele MAINETTI per Goon Films, Rai Cinema
 
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot < Ilenia PASTORELLI

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA               
Lo chiamavano Jeeg Robot < Claudio SANTAMARIA

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot < Antonia TRUPPO
 
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Lo chiamavano Jeeg Robot < Luca MARINELLI

MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Peter SUSCHITZKY
 
MIGLIORE MUSICISTA
Youth – La giovinezza < David LANG
 
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
Youth – La giovinezza <  “SIMPLE SONG #3” musica e testi di David LANG interpretata da Sumi JO

MIGLIORE SCENOGRAFO
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Dimitri CAPUANI, Alessia ANFUSO

MIGLIORE COSTUMISTA
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Massimo CANTINI PARRINI

MIGLIORE TRUCCATORE
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Gino TAMAGNINI, Valter CASOTTO, Luigi D'ANDREA, Leonardo CRUCIANO
 
MIGLIORE ACCONCIATORE
Il racconto dei racconti – Tale of Tales  < Francesco PEGORETTI

MIGLIORE MONTATORE             
Lo chiamavano Jeeg Robot  <  Andrea MAGUOLO con la collaborazione di Federico CONFORTI
 
MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA
Non essere cattivo  < Angelo BONANNI
 
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Makinarium
 
MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO
S IS FOR STANLEY   < di Alex INFASCELLI

MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
IL FIGLIO DI SAUL  <  di Laszlo NEMES (Teodora Film)
 
MIGLIOR FILM STRANIERO
IL PONTE DELLE SPIE < di Steven SPIELBERG (20th Century Fox )

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
BELLISSIMA <  di Alessandro Capitani

DAVID GIOVANI
LA CORRISPONDENZA < di Giuseppe Tornatore

 

MIGLIOR FILM

Perfetti sconosciuti prodotto da Medusa Film per la regia di Paolo GENOVESE

 

MIGLIORE REGISTA

Il racconto dei racconti – Tale of Tales  < Matteo GARRONE

 

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE

Lo chiamavano Jeeg Robot Gabriele MAINETTI

 

MIGLIORE SCENEGGIATURA

Perfetti sconosciuti < Filippo BOLOGNA, Paolo COSTELLA, Paolo GENOVESE, Paola MAMMINI, Rolando RAVELLO

 

MIGLIORE PRODUTTORE

Lo chiamavano Jeeg Robot Gabriele MAINETTI per Goon Films, Rai Cinema

 

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Lo chiamavano Jeeg Robot Ilenia PASTORELLI

 

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA               

Lo chiamavano Jeeg Robot < Claudio SANTAMARIA

 

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Lo chiamavano Jeeg Robot < Antonia TRUPPO

  

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

Lo chiamavano Jeeg Robot Luca MARINELLI

 

MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA

Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Peter SUSCHITZKY

 

MIGLIORE MUSICISTA

Youth – La giovinezza < David LANG

 

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE

Youth – La giovinezza <  “SIMPLE SONG #3” musica e testi di David LANG interpretata da Sumi JO

 

MIGLIORE SCENOGRAFO

Il racconto dei racconti – Tale of Tales Dimitri CAPUANI, Alessia ANFUSO

 

MIGLIORE COSTUMISTA

Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Massimo CANTINI PARRINI

 

MIGLIORE TRUCCATORE

Il racconto dei racconti – Tale of Tales < Gino TAMAGNINI, Valter CASOTTO, Luigi D'ANDREA, Leonardo CRUCIANO

 

MIGLIORE ACCONCIATORE

Il racconto dei racconti – Tale of Tales  < Francesco PEGORETTI

 

MIGLIORE MONTATORE             

Lo chiamavano Jeeg Robot  <  Andrea MAGUOLO con la collaborazione di Federico CONFORTI

 

MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA

Non essere cattivo  Angelo BONANNI

 

MIGLIORI EFFETTI DIGITALI

Il racconto dei racconti – Tale of Tales Makinarium

 

MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO

S IS FOR STANLEY   < di Alex INFASCELLI

 

MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA

IL FIGLIO DI SAUL  <  di Laszlo NEMES (Teodora Film)

 

MIGLIOR FILM STRANIERO

IL PONTE DELLE SPIE < di Steven SPIELBERG (20th Century Fox )

 

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

BELLISSIMA <  di Alessandro Capitani

 

DAVID GIOVANI

LA CORRISPONDENZA < di Giuseppe Tornatore

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Trionfo di Lo Chiamavano Jeeg Robot alle nomination dei David di Donatello

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Comunicato stampa:

Trionfo di LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT alle nomination dei David Di Donatello

16 nomination ai David di Donatello.

Un trionfo assoluto per l’opera prima di Gabriele Mainetti, che dopo l’ottima accoglienza di critica e di pubblico raccoglie oggi il primo plauso dei giurati del David di Donatello.

Insieme a NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari, è il film che ha ottenuto il numero maggiore di candidature.

Miglior regista esordiente                         

GABRIELE MAINETTI

Migliore sceneggiatura                              

NICOLA GUAGLIANONE – MENOTTI

Migliore produttore                                    

GABRIELE MAINETTI per GOON FILMS, con RAI CINEMA

Migliore attrice protagonista                     

ILENIA PASTORELLI

Migliore attore protagonista                    

CLAUDIO SANTAMARIA

Migliore attrice non protagonista               

ANTONIA TRUPPO

Migliore attore non protagonista               

LUCA MARINELLI

Migliore autore della fotografia                 

MICHELE D’ATTANASIO

Migliore musicista                                       

MICHELE BRAGA – GABRIELE MAINETTI

Migliore scenografo                                    

MASSIMILIANO STURIALE

Migliore costumista                                    

MARY MONTALTO

Migliore truccatore                                     

GIULIO PEZZA

Migliore acconciatore                                 

ANGELO VANNELLA

Migliore montatore                                    

ANDREA MAGUO con la collaborazione di FEDERICO CONFORTI

Miglior fonico di presa diretta                  

VALENTINO GIANNì

Migliori effetti digitali                                

CHROMATICA

Uscito nelle sale il 25 febbraio, il film è attualmente presente in circa 30 sale (soprattutto nel Lazio) e ha incassato a oggi 2.663.202 (oltre 400.000 spettatori).

A partire dal 21 aprile, il film verrà ri-distribuito a livello nazionale

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