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Il Trono di Argilla Vol.1 – Il cavaliere con l’ascia

Il cavaliere con l’ascia è il primo volume edito da RW sotto l’etichetta editoriale Lineachiara del ciclo di storie de Il trono di argilla, fumetto di genere storico scritto da Nicolas Jarry e France Richemond, sui disegni del fiorentino Theo Caneschi, in arte Theo, e con i colori di un altro italiano, Lorenzo Pieri. L’edizione nostrana contiene i primi due volumi editi in Francia da Delcourt e l’opera originale consta di sette volumi, che verranno quindi racchiusi in soli tre di cui il secondo, Enrico, Re di Francia e d'Inghilterra, è già disponibile. Questo interessante lavoro rientra nella lunga e consolidata tradizione di fumetti ad ambientazione storica della bande dessinée francofona, e in particolare le tematiche in esso trattate, la Guerra dei Cent’anni sul territorio francese, risultano particolarmente adatte per i prolifici autori d’Oltralpe.

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L’anno in cui inizia la storia è quello del 1418, ma la narrazione parte in medias res, in quanto l’importantissimo conflitto trattato è già cominciato da parecchi anni anche se era giunto ad una sorta di stallo in quel periodo, una tregua instabile destinata ben presto a portare alla fase finale della guerra. Infatti siamo ormai nella seconda parte della Guerra dei Cent’anni, fase che secondo la storiografia francese va dal 1415 al suo termine 1453, data che vede anche la caduta di Costantinopoli e la fine del Medioevo europeo.
Più precisamente la trama prende il via qualche anno dopo l’omicidio di Luigi d'Orléans da parte dei partigiani del duca di Borgogna Giovanni senza Paura, che diede il via alla sanguinosa guerra civile tra Armagnacchi, capitanati dal conestabile di Francia Bernardo d’Armagnac, e Borgognoni. In questo scenario preoccupante, il re Carlo VI il Pazzo ormai ha perso definitivamente la ragione, non essendo più in grado di esercitare il suo ruolo benché intoccabile per via del diritto divino intrinseco dell’assolutismo monarchico. Il Delfino Carlo, erede al trono e futuro Carlo VII, è troppo giovane per poter amministrare il regno e inoltre non è per nulla deciso a ricoprire tale incarico in quanto teme per la sua vita dopo l’assassinio dei suoi fratelli. Ma oltre alle lotte intestine, ci sono gli inglesi guidati da Enrico V alle porte del regno che avanzano incontrastati da nord.
Un periodo buio, di una Francia agonizzante, in subbuglio, sprofondata in una crisi che avrebbe potuto causare l’annientamento di uno dei regni più importanti della storia; una delle sfide più dure che si risolverà solo con l’ingresso in scena della speranza, della luce rappresentata dalla giovane Giovanna d’Arco, che viene introdotta al termine del volume.

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Carlo VI, il Delfino, Enrico VI, Tanneguy du Chastel, Iolanda d’Angiò sono solo alcuni dei personaggi che ritroviamo in questa avventura, trattati tutti con la giusta perizia storiografica e dovuta profondità narrativa, non facendoli apparire come semplici pedine in balia di un racconto già scritto dal corso degli eventi, ma come veri e propri protagonisti attivi di una storia narrata con grande passione dai due sceneggiatori. La trama si articola su tutto il territorio francese in una narrazione che ci propone gli avvenimenti su tutti i fronti dello scontro, dando voce in capitolo a tutti i contendenti.

Passando al lato grafico, non possiamo che elogiare il lavoro fatto da Theo, artista italianopoco noto nel nostro Bel Paese ma con una reputazione invidiabile all’estero. Il suo tratto è molto pulito, ben definito, chiaro ed estremamente meticoloso. L’impostazione della tavola è molto classica, tradizionale, non particolarmente innovativa, ma il livello delle illustrazioni è degno di nota. La composizione delle vignette è sempre molto scenografica, cinematografica quasi, con angolazioni di “ripresa” molto dinamiche, architetture perfette, ambientazioni rappresentate nei minimi dettagli, paesaggi idilliaci e favolistici, fisionomia e fisiognomica dei personaggi appropriata e affascinante.
I colori di Pieri, docente di colorazione digitale alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze, danno grande luminosità e volume alle figure di Theo, ampliando esponenzialmente l’efficacia visiva della veste grafica del fumetto, con un lavoro davvero notevole soprattutto su volti e ambientazioni civili e naturali.
Ottime le traduzioni di Marco Farinelli che rende alla perfezione il linguaggio desueto adattandolo al meglio al periodo storico di interesse.

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Questo primo volume de Il trono d’argilla è una chicca molto interessante e consigliata, soprattutto a chi vuole apprendere qualcosa di più, o anche solo rinfrescare la memoria, rispetto a quello che ha imparato sui banchi di scuola nelle (noiose) ore di Storia. Di sicuro questo è un modo più divertente e appagante di farlo, data la grande fedeltà e l’ottima narrazione di Jarry e Richemond, accompagnata dagli ottimi disegni del duo italiano.

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