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Highway to Hell 1

Recensione in anteprima, l'albo sarà disponibile a Lucca Comics & Games e dal 6 novembre in edicola e fumetteria.

Presentato allo scorso Comicon di Napoli, Highway to Hell è un fumetto, come descritto negli editoriali dell'albo, "sexy". Non perché ci siano nudi o ammiccamenti, ma è innegabile che i nomi in copertina attirerebbero l'attenzione di chiunque. Al centro di tutto c'è l'Italian Job Studio, realtà che vede coinvolti eccellenze nazionali del calibro di Riccardo Burchielli, Stefano Caselli, Giuseppe Camuncoli, Diego Malara e Francesco Mattina. Per il loro primo progetto, lo studio parte da un racconto del musicista Davide “Boosta” Dileo dei Subsonica e portano dalla loro parte lo scrittore hard boiled, nonché sceneggiatore Marvel (Punisher Max, Deadpool), Victor Gischler. È naturale, dunque, che la curiosità salga a mille.

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Highway to Hell prende a piane mani dalla narrativa a fumetti contemporanea, in particolare da quella americana, e non poteva essere altrimenti, non ci saremmo stupiti più di tanto se avessimo letto in copertina il marchio Vertigo, Marvel Max o Image, d'altronde i nomi coinvolti non lasciano dubbi a riguardo. Non è la prima volta che un prodotto italiano intende staccarsi dalla sensibilità europea e rivolgere lo sguardo oltre oceano, difficilmente però ci siamo trovati davanti a un fumetto così consapevole che, pur agendo in un territorio noto, muove i suoi passi con disinvoltura e maturità. Viene da sé che Gischler doni credibilità al progetto, permettendosi di descrivere l'America rurale con disinvoltura e cognizione di causa.

Sulla Route 5, ai confini fra il Maine e il Massachussetts, i detective dell'FBI Jayesh Mirchandani e Isasc Brew sono sulle tracce di un cruento serial killer che decapita e squarta le proprie vittime, spesso anche gruppi numerosi, in maniera truce.
Pagina dopo pagina l'opera scorre in maniera agevole con i due protagonisti che, a contatto con gli sceriffi locali, prendono visione dei cadaveri e portano avanti la loro indagine fino alle tavole finali dove tutto cambia. Non viene svelato a fondo il mistero, ma gli eventi prendono una brusca svolta che, dopo un episodio che funge quasi da preludio alla serie, stravolgono completamente le premesse e instillano nel lettore la curiosità di proseguire oltre.
È ovvio che con un albo di 32 pagine ci voglia un po' di pazienza e che un giudizio più preciso possa arrivare solo più in là, però le premesse sono davvero positive. Nonostante un incipit classico e qualche calcatura nei dialoghi, si vede la volontà di narrare una storia solida e alquanto originale. Già la coppia multietnica dei protagonisti appare inedita e gli sviluppi sembrano interessanti.

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Il contributo che Burchielli dà alla riuscita dell'opera con le sue matite è naturalmente fondamentale. Inutile dire quanto in queste atmosfere hard boiled/splatter il disegnatore toscano sia a proprio agio, risultato amplificato dai colori di Luca Saponti e dai flashback di Francesco Mattina.

Highway to Hell è, come facilmente intuibile, un progetto dall'enorme potenziale, dal sicuro appeal e facilmente esportabile, figlio di uno studio che vede coinvolti importanti nomi del fumetto italiano che vantano grande esperienza internazionale. Se il buongiorno di vede dal mattino, dunque, dovremo attenderci grandi cose in futuro.

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