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Joséphine

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Come deve essere una donna in carriera oggi? Affascinante, efficiente, autonoma, impegnata sentimentalmente ma non tanto da compromettere il lavoro, multitasking, fisicamente in forma e intelligente.

Rincorrere questi obiettivi è una continua fonte di stress... soprattutto se, per quanto i cerchi di raggiungere, questi continuino a essere inarrivabili. Che cosa fare allora? Continuare a provare, sempre e comunque, fregandosene se il destino sembra prendersi gioco di noi. Anzi se così è, bisogna riderne, e scherzarci sopra.

Questo è quello che deve aver pensato Pénélope Bagieu quando ha creato il proprio blog “Ma vie est tout à fait fascinante” (la mia vita è abbastanza affascinante) e, soprattutto, quando ha creato la striscia Josèphine.
La protagonista di questa bedè è una trentenne parigina con un lavoro creativo, single, con il culone e una famiglia stronza che non le da scampo. Costantemente a dieta, inguaribile romantica, sempre alla ricerca del fidanzato perfetto, Josèphine affronta la propria vita costantemente in apnea, rincorrendo le pressanti aspettative che la società odierna le (ci) impone, dimostrandosi costantemente e comicamente inadeguata anche quando, finalmente, il fidanzato riesce a trovarlo.

Un po’ Carrie Bradshaw di "Sex & the City", un po’ Bridget Jones, un po’ Becky di “I love Shopping” (e molto similmente alla nostrana Lucrezia di Silvia Ziche), Joséphine incarna perfettamente la donna di oggi ed è, evidentemente, l’alter ego della sua autrice; la Bagieu, usa la bionda protagonista per sfogare sulla carta le frustrazioni provate nel presente o in passato, e insieme con lei ne ridiamo.
Joséphine è caratterizzata perfettamente; un personaggio che nonostante la bidimensionalità con cui è, inevitabilmente, raffigurata si dimostra un personaggio a tutto tondo: un po’ bastarda, gelosa e non troppo fiduciosa delle proprie capacità (forse a causa di una famiglia che non la apprezza), caparbia e testarda e incapace di apprezzare quello che ha, costantemente alla ricerca di un qualcosa che non va. Insomma, una ragazza che è costantemente lasciata indietro dalla vita e che è costretta a correre continuamente per restare al passo: ogni donna riuscirà, in qualche modo a identificarsi nelle gesta di questa trentenne di Parigi.

I disegni, con cui l’autrice ci illustra le avventure della sua goffa protagonista, si adattano perfettamente allo scopo: personaggi stilizzati e semplici che si ricordano subito, tavole costruite sulla battuta finale (tipico delle strisce umoristiche), l’utilizzo di una palette cromatica semplice ma perfettamente mirata al sentimento o alla sensazione da evocare; non potrete non affezionarvi a Joséphine sin dalla prima pagina.

Va, però, precisato che questa bedè è stata creata per essere apprezzata da un pubblico femminile, che saprà trovare spunti riflessivi, ridere delle vicissitudini della scialba biondina occhialuta e riconoscere nelle sue gesta episodi della propria vita. Il pubblico maschile, specie se (erroneamente) disinteressato al funzionamento delle dinamiche mentali e sociali del mondo femminile, difficilmente saprà cogliere le sfumature di quest’opera tanto da potersi divertire.

La pubblicazione del volume Joséphine, primo titolo in catalogo della quasi neonata Hop!, si dimostra una sorta di “manifesto programmatico” di quello che sarà, almeno, la collana “La vie en Rose” rivolta alle giovani donne costrette a dimostrarsi all’altezza delle aspettative di una società che richiede loro sempre di più.
L’edizione, dal prezzo leggermente superiore alla media, è adeguata al canale distributivo scelto dalla casa editrice e siamo sicuri che Joséphine saprà conquistarsi un suo pubblico, così come ha fatto in Francia.

Dati del volume

  • Editore: Hop!
  • Autori: testi e disegni: Pénélope Bagieu
  • Formato: brossurato, 64 pag. a colori
  • Prezzo: € 11,00
  • Voto della redazione: 7
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