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Il Corvo: Memento Mori 1, recensione: Vittime, non lo siamo tutti?

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Si possono dire tante cose sul fenomeno de Il Corvo - opera nata dalla mente di James O’Barr negli ormai lontani anni '80 - fumetto underground che richiama quel movimento Dark e Gothic musicale tra The Cure, Joy Division, Bauhaus da cui trae ispirazione per estetica ed emotività, unita all’esorcizzazione della vicenda molto personale della morte della sua fidanzata. Sull'opera originaria se ne è parlato tanto, quello che ci interessa è soffermarci sui suoi sequel. L’opera di O’Barr era conosciuta nell’ambiente, ma divenne mito e culto dopo la versione cinematografica ad opera di Alex Proyas con protagonista il defunto Brandon Lee, una morte avvenuta sul set dello stesso film che ne aumentò l’epicità definendo, forse per sempre, le sembianze nel nostro immaginario della figura di Eric Draven.
Successivamente son stati fatti altri film ed altre storie a fumetti che portano il nome de Il Corvo, ma nessuna è rimasta a lungo impressa finendo tutte presto nel dimenticatoio. Non che il fumetto di O’Barr brilli in sceneggiatura e disegni, ma dentro aveva una carica di rabbia, delusione, disperazione ed infinito amore che han portato il titolo a divenire il mito che è oggi.

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Nel 2019 arriverà al cinema il reboot dell’opera originale, con Jason Momoa come protagonista di cui molti si son già lamentati, parlando più con l’emotività che con la razionalità. Ricordiamo che il personaggio di O’Barr era bello pompato, a differenza di Brandon Lee, ma questa è un’altra storia. Siamo nell’era dei reboot, sequel e quant’altro e, ci piaccia o no, è così. Era solo questione di tempo prima che toccasse anche al Corvo. Sulla scia di questo rilancio, arrivò anche l’annuncio di Memento Mori, un progetto importante che vede la BD Edizioni di Marco Schiavone e la IDW co-produrre l’opera per il mercato americano ed internazionale. Questa volta però il parto è tutto italiano: autori italiani con location italiana. La probabilità di un faschio era dietro l’angolo, nonostante il titolo, ma non è stato così. I nomi in ballo sono grossi: Roberto Recchioni, Werther dell’Edera, Matteo Scalera, Davide Furnò, Alberto Ponticelli, solo per dirne alcuni.
L’opera è strutturata in 4 spillati mensili da 33 pagine. In ogni albetto è presenta la storia madre, scritta da Roberto Recchioni e disegnata da Werther dell’Edera e una mini storia autoconclusiva che aggiunge pezzi al puzzle, prodotta da diversi autori. In questo primo numero vediamo Matteo Scalera con colori di Moreno Dinisio.

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Passiamo quindi a Memento Mori. La storia riprende il tema classico introdotto da James O’Barr: la vendetta. Se nell’opera prima c’era Eric Draven che, come ormai tutti sanno, richiama foneticamente The Raven, ovvero il corvo, nell’opera di Recchioni abbiamo David Amadio. Già da questo possiamo intuire quale direzione verrà presa, ma procediamo con ordine.
Recchioni ambienta la vicenda nella sua Roma (chi al posto suo non l’avrebbe fatto), in maniera però del tutto motivata, essendo la città la capitale mondiale del cattolicesimo e sede della Città del Vaticano. Un attentato kamikaze ammazza decine di persone durante una processione, compreso David, chierichetto della chiesa, e la sua amata Sarah. Al ragazzo viene data la possibilità di vendicarsi grazie alla figura del corvo, lo psicopompo. Insomma le tematiche intuibili sono la vendetta e lo scontro tra religioni.

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La sceneggiatura di questo primo albo è tesa e diretta. La prima parte introduce la sacralità della città e la faccia della medaglia oscura della religione, quella della spada. David è la spada che farà sgorgare sangue in nome di Dio. Ma che ne sappiamo noi di Dio? Lui stesso lo dice in una delle scene più belle del volume, lo scontro con un suo coetaneo dal diverso credo. L’ambientazione di Roma e il mood oscuro si percepiscono dalla prima all’ultima vignetta. Lo storytelling dell’autore, sempre asciutto e deciso, rende le sequenze e il personaggio di David molto melodrammatiche, senza eccedere però in teatralità ostentate. Una drammaticità che Recchioni muove e gestisce bene.

Il lavoro di Dell’Edera e della Niro è impressionante. Pagine pulite e dalla facile leggibilità, con flashback appena sketchati e dalle tonalità chiare, e nei momenti d’azione sempre molto enfatici ma mai eccessivi. L’albo così risulta molto efficace, la sequenza iniziale, in particolare, offre un ritratto notturno di Roma affascinante che non scade nella classica immagine da cartolina che ci viene sempre propinata. Le tonalità di blu ne amplificano la cupezza, con lampi in tonalità di arancione. Tutto diventa praticamente meno Goth e più punk, partendo proprio dal design di David, vigilantes in All Star. Da brividi il ‘nuovo’ Corvo in piedi, sulle spalle dell’angelo che troneggia su Castel Sant’angelo.

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La short story presente in questo albo è firmata da Matteo Scalera che, in modo meno didascalico e più libero, struttura la narrazione in maniera dettagliata e dal dinamismo esemplare. "Virtù Sepolta", questo il titolo firmato da Scalera, si addentra ancora di più nel tema della vendetta, ma in maniera completamente differente, mostrandone le conseguenze e il risultato finale. La colorazione di Moreno Dinisio, arricchisce il bianco e nero con un tocco di giallo.
L’albo, infine, è arricchito da un ottimo comparto redazionale firmato da Micol Beltramini, mostrando le origini del mito e la lunga storia che portò alla pubblicazione. Altra nota di merito è la cura dell'edizione: lo spillato, in soft touch e con alette interne nere che, aprendo completamente, richiamano le ali di un corvo, rendono grazia alla storia.

Dopo averne letto il primo albo possiamo dire che, a differenza dell’opera di O’Barr - che aveva più cuore che metodo -, tutto è pensato in maniera dettagliata e con arte. Struttura e narrazione pulita e ragionata che, al momento, è di certo superiore a tutti i sequel apparsi fino ad ora.
Quel timore di base di un titolo fatto solo per sfruttare l'appeal commerciale del personaggio sembra essersi affievolito con una prima parte realmente ben giostrata e che mostra la qualità e la professionalità degli autori per questo ambizioso progetto.

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Edizioni Inkiostro: Matteo Scalera realizzerà alcune cover di Paranoid Boyd

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Apprendiamo direttamente da Rossano Piccioni, a capo della casa editrice abruzzese Edizioni Inkiostro, che presto l'artista italiano Matteo Scalera (Deadpool, Hyperkinetic, Secret Avengers) collaborerà con l'editore per realizzare alcune cover della testata Paranoid Boyd creata da Andrea Cavaletto (Dylan Dog, Martin Mystère, Splatter).

Per rimanere aggiornati sulle principali novità riguardanti la casa editrice potete visionare l'elenco di articoli a questo indirizzo.

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Anteprima di Red Hood and the Outlaws #1

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Arriva oggi negli store americani Red Hood and the Outlaws #1, l'albo scritto da Scott Lobdell e disegnato da Dexter Soy.

Nella prima parte della storia intitolata “Dark Trinity”, una guerra per il territorio pone Black Mask nel mirino di Red Hood, e Jason scopre che la False Face Society non è ciò che sembra e che l'organizzazione è in procinto di vendere all'asta un'arma potente.

Nella gallery in basso potete ammirare un'anteprima dell'albo. La cover regular è di Giuseppe Camuncoli, la variant di Matteo Scalera.

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Atomico propone un episodio extra di Quebrada, illustrato da Matteo Scalera

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Comunicato stampa:

Atomico propone un episodio extra di Quebrada, illustrato da Matteo Scalera

La storia vedrà Matteo Casali alla sceneggiatura, e sarà offerta ai finanziatori che supporteranno la campagna crowdfunding di Quebrada - Seconda Caduta, se questa raggiungerà il primo stretch goal.

La campagna di crowdfunding del fumetto ambientato nel mondo della Lucha Libre Quebrada - Seconda Caduta ha recentemente superato i 10.000€ raccolti. Per celebrare l'evento il team di Atomico, che attraverso il finanziamento diretto da parte dei lettori ha già visto trasformarsi il progetto fantascientifico RIM CITY in realtà, ha pensato di coinvolgere l'illustratore parmigiano (Image Comics, Marvel, Panini, ecc.), proponendogli di realizzare una storia inedita, di otto tavole, su sceneggiatura di Matteo Casali.

Il nuovo episodio non sarà introdotto nella miniserie Quebrada - Seconda Caduta, attualmente finanziabile attraverso l'apposita pagina Indiegogo, ma nella ristampa della prima raccolta di Quebrada - La Città delle Maschere, attualmente esaurita, ma che sarà nuovamente pubblicata dal partner editoriale di Atomico saldaPress qualora la campagna raggiungesse il suo obiettivo di 29.000€.

Il nuovo episodio sarà integrato solo se la campagna raggiungerà il suo primo stretch goal: un finanziamento di 33.000€.

I quattro episodi della miniserie Quebrada - Seconda Caduta saranno scritti da Matteo Casali, creatore della saga, e illustrati da Mick Bertilorenzi, entrambi attivi su lavori di Marvel, DC Comics, Bonelli, ecc. I colori sono affidati a Claudia Palescandolo, e le copertine saranno realizzate da Giuseppe Camuncoli.

La sua campagna di crowdfunding si concluderà fra 18 giorni, il 14 giugno.

Ultra Sombra - Artwork di Matteo Scalera

Matteo Scalera nasce a Parma nel 1982. Diplomatosi all’Istituto d’Arte P. Toschi, frequenta il corso triennale della Scuola del Fumetto di Milano. La prima pubblicazione risale al 2007, con l’uscita negli Stati Uniti di Hyperkinetic, una miniserie targata Image Comics, in seguito edita in Italia da ReNoir.
La collaborazione con Image continua sulla serie Dynamo 5 e sull’antologia PopGun. Nel frattempo comincia a collaborare con Marvel (più specificamente su Deadpool, per il quale lavora su varie testate: Deadpool Corps, Deadpool Team-Up, Deadpool: Merc with a Mouth e altre) e con le italiane Giochi Preziosi (Gormiti, Trick Power) e Panini. Al momento lavora per la casa statunitense Boom! Studios, per la quale realizza copertine per Soldier Zero, Starborn, Elric, Fanboys VS Zombies, Irredeemable, Incorruptible e la neonata serie regolare Valen the Outcast, per la quale è copertinista, disegnatore e inchiostratore. Nel frattempo compie i suoi primi passi da autore con Retrievers, la miniserie che ha interamente ideato, scritto e disegnato, edita dalla milanese Edizioni Bd.
Di recente Bao Publishing ha iniziato a pubblicare Black Science, originariamente edito da Image Comics, realizzato assieme a Rick Remender.

Quebrada - Sinossi:

Quebrada è una pericolosa città di frontiera, la capitale della Lucha Libre, versione messicana del wrestling che ha reso i suoi lottatori mascherati, i Luchador, celebri in tutto il mondo dalla fine degli anni ’50. Ogni settimana, un pubblico formato da gente di tutte le età riempie le arene e gli auditorios per vedere i suoi eroi, i Tecnicos, affrontare gli odiati e violenti cattivi, i Rudos. La potente federazione di wrestling Alianza de Lucha Libre (ALL) tiene diversi spettacoli settimanali per sfamare il bisogno costante di violenza e teatralità del pubblico.

Ma a Quebrada, la violenza non è sempre finta come quella messa in scena sui ring del resto del mondo.

Tutti sanno che un Campione che sale tra le corde è solo la punta dell’iceberg di quello che in realtà succede. Pochi osano dire che si tratta solo di una facciata, un modo “ufficiale” di chiudere le faide che scavano in profondità il ventre corrotto della città.

Link utili:

Pagina Indiegogo di Quebrada: www.indiegogo.com/projects/quebrada
Sito di Atomico: www.progettoatomico.it
Pagina Facebook di Atomico: www.pinterest.com/progettoatomico
Blog di Matteo Scalera: www.matteoscalera.blogspot.it

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