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"Hai sentito che ha fatto Eddie Gein?", recensione: il mostro della porta accanto

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Nel 2012 arriva nelle sale il film Alfred Hitchcock and the Making of Psycho (in Italia esce con il titolo Hitchcock), tratto dall’omonimo libro di Stephen Rebello, un resoconto cinefilo incentrato sulla tormentata realizzazione del capolavoro del Maestro del brivido, qui interpretato da uno straordinario Anthony Hopkins. La pellicola racconta la scommessa più ambiziosa della carriera di Hitchcock, all’indomani del grande riscontro commerciale di Intrigo Internazionale, una spy story interpretata da Cary Grant il cui successo fa ottenere al cineasta una proposta molto importante: la regia del primo film dedicato all’Agente 007 di Ian Fleming. Ma il regista inglese non ha mai seguito percorsi convenzionali e rifiuta l’allettante offerta per seguire un intuizione che si trasforma in ossessione. Ha letto un libro scritto da un giovane autore di horror di nome Robert Bloch, Psyco, che racconta una storia inquietante di necrofilia ed omicidi. Hitchcock propone il libro ai maggiori studios per realizzarne una trasposizione sul grande schermo, ma ottiene solo rifiuti. Nessuno vuole girare un film con una trama che, per il 1960, è sconvolgente. Il regista riuscirà a realizzare il progetto solo correndo un grande rischio personale, cioè investendo il suo stesso denaro: ma i fatti gli daranno ragione. Psycho sarà il suo più grande successo commerciale del e cambierà per sempre la storia del cinema.

Il film di Hitchcock, tuttavia, come il libro di Bloch da cui era tratto, non raccontava purtroppo vicende del tutto immaginarie. Era fiction con i piedi ben piantati nella cronaca nera e, in particolare, ispirata agli orrendi delitti commessi pochi anni prima da Ed Gein nella tranquilla cittadina di Plainfield, nel Wisconsin. Massacri che sconvolsero una nazione e che ancora oggi, a quasi 70 anni di distanza dai fatti, suscitano ancora orrore ma anche il tentativo di comprendere come un contadino apparentemente mite si sia trasformato in un mostro. Uno sforzo a cui tentano di assolvere anche Harold Schechter ed Eric Powell in “Hai sentito che ha fatto Eddie Gein?”, romanzo grafico di recente pubblicazione in Italia per Panini Comics.
Schechter è un rinomato autore di true crime a sfondo storico, mentre Powell è ben conosciuto dai lettori come il creatore di The Goon, serie noir/comica di culto, cinque volte vincitore del Premio Eisner, che nella sua carriera ha lavorato anche su personaggi celebri come Superman e Hulk. Territori artistici molto differenti da questo crudo graphic novel, che racconta con precisione documentaristica fatti agghiaccianti realmente accaduti.

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Come un gioco di scatole cinesi, il racconto degli autori parte proprio dall’uscita nei cinema di Psycho nel 1960 e dallo scalpore suscitato dalla violenza contenuta nel film. È lo stesso Hitchcock, durante la famosa intervista concessa al regista francese François Truffaut, a confermare che la vicenda narrata dalla pellicola è ispirata ad un fatto di cronaca nera avvenuta nel cuore dell’America rurale. Dopo un rapido passaggio in un cimitero locale, dove le autorità sono alle prese con la riesumazione di una tomba, gli autori passano senza soluzione di continuità a narrare la storia di Ed Gein e della sua famiglia, vera e propria incubatrice di follia. Si comincia con la nascita di Ed nella cittadina di La Crosse, in Wisconsin, nel 1906. I genitori sono George e Augusta Gein. Il padre è un ubriacone inetto, che fatica a gestire l’emporio del piccolo paese che da sostentamento alla famiglia. La madre è una puritana sessuofobica, una fanatica che, vedendo il peccato ovunque, condiziona pesantemente la vita di Ed e del fratello maggiore Henry. Convinta che il paese in cui vivono sia un covo di peccatori, la donna acquista una fattoria con terreno a Plainfield, poco distante, e vi trasferisce l’intera famiglia. George muore giovane, lasciando soli la moglie, che lo disprezzava ed è tutt’altro che disperata, e i figli. La morsa di Augusta sui ragazzi si fa sempre più stringente e soffocante, una castrazione psicologica che ottiene esiti differenti. Mentre Eddie pende dalle sue labbra, Henry comunica al fratello l’intenzione di andarsene. Purtroppo non potrà farlo, perché verrà ritrovato cadavere nei pressi della vicina palude. Nonostante la morte di Henry venga archiviata come decesso naturale, in realtà gli autori suggeriscono che potrebbe trattarsi del primo omicidio di Eddie, il quale ora può realizzare il suo desiderio più grande: restare solo con l’amata madre, dalla quale è ormai completamente e irrimediabilmente plagiato. Quando la donna muore per un malore improvviso, il mondo di Eddie cade a pezzi, e non riesce a farsene una ragione. Il desiderio di riavere con se la madre, unito ad una sessualità repressa e a un odio latente per il genere femminile, maturato dopo una vita accanto ad una donna folle di cui è stato vittima e allievo entusiasta allo stesso tempo, lo spingeranno a compiere atti atroci che non riporteremo qui. Gli abitanti di Plainfield scopriranno che il mite tuttofare, che si reca presso tante famiglie del paese per effettuare lavoretti di ogni sorta, è in realtà un efferato assassino, inchiodato per l’omicidio di almeno due donne anziane, di cui vengono ritrovati i resti nella sua abitazione. Ma Gein viene sospettato dalle autorità di essere il responsabile della morte di altre donne della zona, scomparse negli anni precedenti, oltre che un profanatore di tombe.

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Schechter sceglie di non sbattere immediatamente il mostro in prima pagina ma delinea una lenta discesa negli inferi, mostrando la difficile infanzia di un bambino soggiogato da una presenza materna che sarà la fonte della sua rovina. Da parte dello scrittore non c’è alcun intento assolutorio nei confronti del mostro, ma solamente il tentativo, perfettamente riuscito, di condurre un’indagine dal sapore naturalistico sulle cause che hanno portato alla follia omicida di Gein. La narrazione ha il piglio di un documentario, ma riesce a costruire sapientemente la suspense pagina dopo pagina. Si tratta di una vicenda di cronaca ben nota e il lettore è cosciente di dove si andrà a parare: ciò nonostante quando l’orrore arriva, colpisce forte come un pugno nello stomaco. Merito anche dell’arte di Eric Powell, artista eccelso, e del suo uso straordinario della bicromia, un bianco e grigio “seppia” che dona alle pagine l’aspetto di foto invecchiate, che raccontano fatti lontani nel tempo ma che hanno segnato per sempre l’esistenza di una comunità e di un’intera nazione. Powell si mette completamente a servizio della sceneggiatura di Schechter, visualizzando la lenta caduta nell’abisso del protagonista. Un registro inizialmente grottesco, con cui illustra la vita familiare dei Gein, che lascia spazio nella seconda parte all’horror puro, con scene che non consigliamo ai deboli di stomaco.

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I massacri compiuti da Ed Gein lasciarono un solco profondo nella coscienza collettiva americana. Per la prima volta la minaccia alla propria esistenza non veniva da paesi stranieri, fobia sublimata nei romanzi e film di fantascienza dell’epoca. Gli orrori commessi dai nazisti nei campi di concentramento, di cui all’epoca cominciavano ad arrivare testimonianze fotografiche (come raccontato nello splendido e doloroso Mostri di Barry Windsor-Smith di cui abbiamo già parlato), rivivono nella follia omicida di Gein, che dagli eccidi nazisti era rimasto affascinato. L’America improvvisamente scopriva che il mostro può essere anche l’inquilino della porta accanto. L’inquietudine derivante da questa consapevolezza verrà elaborata dalla cultura popolare col genere degli slasher movie che, dal precursore Psycho arrivando fino a Non aprite quella porta e affini, porteranno sul grande schermo gli orrori di cui Ed Gein si rese responsabile nella vita reale.

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Eric Powell annuncia il ritorno di Goon per i suoi 20 anni

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Eric Powell ha annunciato che un nuovo fumetto di The Goon uscirà nel 2019, con la sua casa editrice, Albatross Funnybooks che ha anche confermato che l'anno prossimo ci sarà un tour nazionale per la firma ed edizioni limitate dei volumi precedenti in concomitanza con la nuova serie.

Powell ha spiegato come l’Albatross Funnybooks è il posto giusto per rianimare The Goon. "Sto tornando alle origini della serie con una forte enfasi sullo strano umorismo contorto per il quale il fumetto è conosciuto", ha detto lo sceneggiatore, aggiungendo anche la motivazione: "il mondo intorno a noi è abbastanza buio adesso. Voglio far ridere i lettori e fargli dimenticare i loro problemi per un po'".

Powell ha anche scherzato sul fatto che alcuni dei più grandi creatori del settore si uniranno a lui nella creazione di nuove storie nell'universo di The Goon. L'ultimo volume di The Goon, "Once Upon a Hard Time", è stato distribuito da Dark Horse nel 2015.

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(Via CBR)

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Big Man Plans, il nuovo fumetto di Eric Powell per la Image Comics

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Attraverso un comunicato stampa, la Image Comics ha annunciato Big Man Plans, l'ultima fatica di Eric "The Goon" Powell in collaborazione con Tim Wiesch.

Nel comunicato, Eric Powell specifica la genesi dell'opera e le "modalità" della partner con Wiesch, con cui c'è stato un forte scambio di e-mail e messaggi dal 2012: "Il progetto è nato dopo varie conversazioni fra ubriachi, Tim Wiesch e io abbiamo vissuto una vita da vagabondi, nella sua cantina per un mese. Ecco cosa succede quando figli di operai si ritrovano ubriachi per un lungo periodo di tempo e viene dato libero sfogo alla loro vena creativa. Questo libro è solamente brutale e in una strana maniera è il più valido progetto a cui ho lavorato. Se il pubblico non darà di matto per questa cosa, significa che la mia intera carriera è stata una f****ta bugia".

Wiesch aggiunge dettagli sull'ambientazione e sulla sinossi: "Sarà oscuro, molto molto oscuro. [...] Quando abbiamo messo insieme la storia, stavamo cercando un modo per inserire una versione reale di un uomo emarginato, senza fronzoli e clichè fumettistici. Qualcuno che non si sarebbe mai considerato un "duro", solitario, con il solo spettro della vendetta e di morte che stavamo cercando. Niente super poteri né strambe arti marziali, solamente un uomo che sorpassa i suoi limiti guidato dalla rabbia".

Big Man Plans, con la sua promessa di shoccare il lettore, sarà rilasciato il 4 marzo 2015.
Di seguito potete trovare due tavole teaser dell'opera, disegnate da Powell. Vi invitiamo a continuare a seguirci per ulteriori informazioni a riguardo.

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