Menu

Le novelle di Dino Battaglia, la recensione di Lovecraft e altre storie

Continua la riproposizione da parte delle Edizioni Npe dell’opera di Dino Battaglia, maestro veneziano del tavolo da disegno che ha lasciato un solco profondo nella storia del fumetto italiano, nonostante i 34 anni ormai trascorsi dalla sua prematura scomparsa. Dopo i primi tre volumi dedicati rispettivamente alle trasposizioni realizzate dai racconti di Poe e Maupassant e a L’Uomo della legione, prima storia realizzata da Battaglia per la collana Un uomo, un avventura di Sergio Bonelli, è la volta di Lovecraft e altre storie, raccolta antologica di racconti brevi a sfondo fantastico in cui l’influenza dello scrittore di Providence è palese, nonché dichiarata fin dal titolo, solo nel primo episodio. Le altre novelle, che a una prima lettura non sembrano contenere alcun nesso tra loro, sono in realtà accomunate dal mostrare al lettore le conseguenze, dall’esito sempre tragico, delle scelte dei protagonisti. In questo senso, non è fuori luogo inserire questi brevi parabole nella categoria dei racconti morali.

lovecraft-battaglia

In Omaggio a Lovecraft, un guidatore sfortunato è costretto da una pioggia torrenziale a fermarsi in una cittadina apparentemente deserta, fino al tragico epilogo; in La Malizia del diavolo Battaglia si rifà alla tradizione delle miniature medievali per raccontare la storia di un fante e del furto della sua borsa piena d’oro, punita dal diavolo in persona; in Totetanz l’artista si produce in una nerissima danza macabra, genere tipico della pittura medievale, in cui le anime degli uomini danzavano con la morte che le trascinava verso il suo regno. In questo racconto dalle atmosfere gotiche, il pittore Peter è intento a derubare il vecchio e avaro maestro Annekeen quando quest’ultimo lo trova con le mani nel sacco; non avendo altra scelta che ucciderlo, Peter sogna di usare l’insperata ricchezza per convincere la vedova di Annekeen, Marion, a scappare con lui. Peccato che l’anima del defunto tornerà per tormentare l’apprendista. Ne Il Patto, la Contessa Mansi teme che la sua bellezza, ammirata da tutti, possa un giorno sfiorire. Per allontanare il pericolo, la Contessa stringerà un patto dalle conseguenze nefaste. Il volume si chiude con gli adattamenti di due classici: in Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde l’autore mette i suoi chiaroscuri al servizio dell’omonima novella di Robert Louis Stevenson, mentre ne Il Golem Battaglia si confronta col più celebre mito del folklore praghese, ispirandosi in parte all’omonimo capolavoro del cinema espressionista tedesco girato da Paul Wegener nel 1920, per cercare poi una via personale nell’illustrare con la consueta efficace i vicoli fumosi della Praga del ‘500.

lovecraft-battaglia-1

In Lovecraft e altre storie ritroviamo le stesse atmosfere gotiche del precedente volume dedicato agli adattamenti da Poe, inquietanti ed ammalianti allo stesso tempo. Pur scegliendo di adattare racconti classici, è un sentimento senza tempo come l’angoscia del vivere quello che Battaglia illustra con maestria nelle sue novelle. Bisogna considerare l’arco temporale nel quale si sviluppa la carriera dell’autore, dal dopoguerra fino alla prematura scomparsa, all’alba degli anni ’80: anni in cui il nostro paese esce in macerie dal secondo conflitto mondiale, per arrivare fino alle violenze degli anni di piombo e della strategia della tensione. Pur non trattando direttamente tematiche politiche e sociali nei suoi lavori, è l’inquietudine strisciante per un presente non facilmente decifrabile e un futuro incerto, sublimata dalla paura della morte, che impregna tutta l’opera di Battaglia e i racconti contenuti in questo volume in particolare. E nessuno meglio di lui è riuscito a mettere su carta questa angoscia, grazie alle atmosfere spettrali ed opprimenti delle sue storie, realizzate con un uso dei chiaroscuri e di toni grigi che ha fatto scuola. Abbandonata “l’ossessione” per i neri pieni tipica del suo apprendistato su strisce come Asso di Picche nell’immediato dopoguerra, come sottolineato da Angelo Nencetti nella sua brillante introduzione, Battaglia si apre alle influenze artistiche più disparate: guarda alla grafica mitteleuropea, subisce l’influsso del Liberty e dell’Art Nouveau e ammira l’opera di artisti come Duilio Cambellotti e il Gustavino, uno dei più grandi illustratori del dopoguerra per libri di grandi case editrici come Mondadori e Rizzoli. Proprio da quest’ultimo apprende la tecnica che diventerà la cifra stilistica tipica della sua opera, cioè quella di creare effetti chiaroscurali grazie ad un uso misto di “neri” realizzati a pennino a cui andava ad aggiungere sfumature a secco di matite e pastelli.

lovecraft-battaglia-3

La svolta finale verso la mezza tinta avviene quando la casa editrice inglese Fleetway commissiona a Battaglia degli adattamenti di Shakespeare e racconti mitologici, incoraggiandolo in quella direzione. È in questo periodo che l’autore conosce il lavoro di illustratori come l’inglese Aubrey Beardsley e l’irlandese Harry Clarke, famosi per i loro adattamenti delle opere di Poe. Se degli inglesi apprezzava la compostezza formale, Battaglia ammirava anche le illustrazioni di autori mitteleuropei come Bruno Paul e Adolf Munzer, capaci di riproporre su carta quei tormenti e i toni passionali che erano stati tipici dello Sturm und Drang, grazie ad uno stile che faceva del grottesco la propria caratteristica precipua. È possibile ritrovare queste e altre influenze nello straordinario lavoro dell’artista veneto, un intellettuale del tavolo da disegno la cui arte sapeva parlare però a tutti. E a distanza di quasi cinquant’anni dal primo apparire di questi racconti, siamo ancora rapiti dalle atmosfere gotiche, dai foschi paesaggi, dai luoghi spettrali, dalle misteriose presenze, “metafore delle nostre più profonde inquietudini, esplorazioni negli oscuri meandri della psicologia umana e negli orrori malcelati di una condizione esistenziale lacerata, contraddittoria ed enigmatica” (Gianni Brunoro).

Un plauso al lavoro delle Edizioni NPE, che stanno riproponendo ad una nuova generazione di lettori i lavori di Battaglia, Sergio Toppi e, prossimamente, Attilio Micheluzzi, facendoli così uscire dallo scrigno della memoria al quale erano stati confinati dopo conclusione della gloriosa epoca delle riviste d’autore e donandogli una nuova giovinezza.

Leggi tutto...

Edizioni NPE: tutti i volumi di Sergio Toppi e Dino Battaglia in uscita fino ad agosto

  • Pubblicato in News

Edizioni NPE ha lanciato da poco una campagna di scontistica del 25% su tutto il materiale finora pubblicato per il mese di aprile e ha realizzato un catalogo promozionale contenente tutte le informazioni dei volumi in vendita per l'editore, un bel cartonato che verrà dato in omaggio agli acquirenti. Su di esso, sono riportate alcune novità relative ai prossimi volumi delle collane Dino Battaglia e Sergio Toppi fino a settembre, che vi riportiamo qui di seguito.

Collana Dino Battaglia

Lovecraft di Dino Battaglia, 21x30 cm, cartonato, 128 pagine, bianco e nero, 16.90 €, in uscita ad aprile
Il volume contiene Omaggio a Lovecraft, Totentanz, Il Golem, Il Patto, La malizia del Diavolo, Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde.

La Mummia di Dino Battaglia, 21x30 cm, cartonato, 96 pagine, bianco e nero, 16.90 €, in uscita a giugno
Il volume contiene La Mummia e la storia incompleta I misteri del Tamigi, mai raccolta prima d'ora con protagonista l'Ispettore Coke, personaggio ricorrente nell'opera del Maestro.

L'Uomo di New England di Dino Battaglia, 21x30 cm, cartonato, 80 pagine, colori, 16.90 €, in uscita a luglio
Il volume raccoglie la seconda e ultima storia realizzata per la collana Un uomo un'avventura per quella che sarà la futura Sergio Bonelli Editore.

Collana Sergio Toppi

Blues di Sergio Toppi, 21x30 cm, cartonato, 80 pagine, bianco e nero, 16.90 €, in uscita a marzo
Il volume contiene Blues e la storia L'Erede scritta nel 2007 per il mercato francese.

Bestiario di Sergio Toppi, 21x30 cm, cartonato, 96 pagine, colori, 19.90 €, in uscita a maggio
Volume che raccoglie illustrazioni, schizzi preparatori, disegni realizzati per le diverse edizioni delle opere del Maestro, tutte rappresentanti il rapporto tra uomo e animali.

Finché Vivrai - Naugatuck 1757 - Little Big Horn 1875 di Sergio Toppi, 21x30 cm, cartonato, 64 pagine, bianco e nero, 16.90 €, in uscita ad agosto

Leggi tutto...

Il triste fato de l'uomo della Legione, la recensione del volume di Dino Battaglia

Dopo Edgar Allan Poe e Maupassant, NPE pubblica il terzo volume della collana dedicata a Dino Battaglia. Ad essere riproposta in questa occasione troviamo il classico L’uomo della legione. Questo fumetto, di 48 pagine, è anche il terzo della gloriosa collana Un uomo un’avventura fortemente voluta da Sergio Bonelli per la sua casa editrice (che all’epoca si chiamava Cepim) proprio per ospitare artisti che difficilmente avrebbero collaborato nelle serie mensili classiche.
La struttura della testata vedeva, dunque, i diversi autori cimentarsi con avventure autoconclusive, stampate in volumi di pregio con formato francese, incentrate su uomini eroici dislocati in varie epoche storiche. Nei suoi 30 numeri, dal 1976 al 1980, la collana ospitò due storie di Battaglia, quella sopracitata uscita nel gennaio del 1977 e L'uomo del New England del giugno 1979 che la NPE riproporrà più avanti.

l-uomo-della-legione-1

Autore dei testi, dei disegni e dei colori, Battaglia ambienta la sua storia nel 1921 nel deserto algerino e pone al centro del conflitto la Legione Straniera occupata a sedare le rivolte che di lì a qualche decennio, per precisione nel 1962, avrebbero poi portato all’indipendenza del Paese dai francesi. Bisogna ricordare che la Legione Straniera è un corpo militare che, specialmente in passato, ha ospitato tendenzialmente uomini in cerca di redenzione, reietti delle società o persone che avevano condanne da scontare. Proprio per questo motivo quindi, in aggiunta alle dure regole militari imposte dal corpo e all'essere di stanza in terra straniera, non devono sorprendere l'intensa crudeltà mostrata dai soldati verso la popolazione locale.

l-uomo-della-legione-1

La vicenda narrata da Battaglia si concentra sul soldato francese Moreau, condannato per codardia e costretto all’arruolamento forzato. In realtà, il legionario è innocente in quanto paga per la decisione del suo ex tenente Desay, ora fatalmente, suo capitano, di alzare bandiera bianca davanti al nemico. Un episodio riconducibile al loro passato, dunque, che li porterà a un duro confronto dovuto anche a una loro diversa interpretazione della morale e dell’eroismo. Il finale, dal tragico epilogo, sembra però non riscattare nessuno nonostante il tentativo di rivalsa del protagonista. In effetti, quello dell’artista veneziano è tutt’altro che un racconto morale: l’esercito degli oppressori è costituito da uomini ormai vinti al di là della loro battaglia reale. Battaglia non parteggia certo per i legionari, il protagonista più che un eroe è un uomo incolpevolmente vittima del suo destino. Il lettore si ritrova, dunque, davanti a un affresco di varia umanità splendidamente e fedelmente reso in tutte le sue sfaccettature.

l-uomo-della-legione-1

Dal punto di vista grafico siamo ormai nella maturità artistica di Battaglia (l’autore ci lascerà appena 6 anni dopo) e assistiamo dunque a una prova che ne racchiude tutta la cifra stilistica. L’ampiezza e l’ariosità delle tavole e del formato mostrano un utilizzo del bianco dominante, nonché efficace e strategico: il fumettista lo utilizza non solo come spazio fra le vignette, ma per il cielo, per il suolo, per lo sfondo o per le figure stesse. Nel farlo si ottiene innanzitutto una contrapposizione fra “vuoto” e vignette invece “piene” (di colore) utilizzato spesso per mettere in evidenza delle scene o delle situazioni (una sparatoria, uno schiaffo…). Inoltre, le figure colorate su questa ampiezza di bianco risultano scontornate, fornendo quasi un effetto collage, con il risultato di farle risaltare per contrasto. Dal canto suo, la colorazione non netta e ricca di ombreggiature e sfumature, che oscurano i colori stessi, fa risaltare il bianco come unico tono “acceso”, illuminante, unico colore non sporcato, puro e netto. Il tratto della matita, poi, graffiato e sottile, è rigido, lontano da ogni morbidezza, il che contribuisce a donare quell’effetto di ruvidità che crea contrasti e tagli fra grafite e colore.

l-uomo-della-legione-4

Naturalmente, una nota di merito va alla NPE che confeziona un prodotto curato in ogni aspetto ed elegante, che presenta anche una lunga e dettagliata introduzione ad opera di Daniele Barbieri. È chiara la volontà da parte dell’editore di dar vita a un catalogo di prestigio sempre maggiore grazie a collane che ripropongono in maniera organica e dignitosa grandi autori del passato, non a caso una collana parallela è dedicata a Sergio Toppi, di cui vi abbiamo recensito qui il primo volume.

Leggi tutto...

NPE: nasce la collana Dino Battaglia

  • Pubblicato in News

Riceviamo e pubblichiamo:

LE EDIZIONI NPE INAUGURANO LA COLLANA INTERAMENTE DEDICATA A DINO BATTAGLIA

Uno dei maggiori autori italiani di fumetto, Dino Battaglia (1923-1983), ritorna sugli scaffali delle librerie in una collana dedicata, che riscoprirà e pubblicherà in una edizione di pregio le opere che vanno da Poe a Maupassant, dal Gatto con gli Stivali all’Uomo della Legione, dalla Mummia al Golem, passando per I Crimini della Fenice e tanti tanti altri. Stiamo parlando anche di opere che non erano mai state raccolte in volume o che non venivano ristampate da decenni.

Per partire alla grande, il primo volume è quello dedicato ad Edgar Allan Poe, con le sue opere trasposte magistralmente a fumetti dal maestro veneziano. Dino Battaglia non era mai stato pubblicato prima d’ora in una collana elegante ed omogenea, curata e ben stampata, composta unicamente da cartonati dal costo sempre contenuto.

Attenzione però: ogni volume verrà stampato in sole 1000 copie, e "Edgar Allan Poe" si sta già esaurendo.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS