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Marzo 2014 - Comicus

Wolverine and X-Men #1: anteprima

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Vi avevamo già parlato del rilancio, all’interno dell’iniziativa editoriale Marvel, All-New Marvel NOW!, della serie Wolverine and X-Men. Ebbene, il primo numero sarà disponibile a partire da oggi 5 marzo negli USA, e assisteremo, grazie al lavoro svolto da Jason Latour (testi) e Mahmud Asrar (matite), alla ripresa delle lezioni nella Jean Grey School.
   
Riusciranno Wolverine e Tempesta ad educare una nuova generazione di potenti, ma inesperti mutanti e allo stesso tempo difenderli dagli attacchi dei loro nemici letali?

Nella gallery a fondo pagina sono disponibili le prime tavole dell’albo insieme alla cover, realizzata da Mahmud Asrar, e le variant, a firma di Marte Gracia, Mark Brooks, David Mack e Jenny Parks.

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Nathan Never: Le Grandi Storie: I giorni della maschera: anteprima

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nn grandisSarà disponibile a partire dal prossimo 14 marzo il primo volume della nuova collana della famiglia di Nathan Never, Le Grandi Storie di Nathan Never.

Come già anticipato in una precedente news, l’opera realizzata da Davide Rigamonti (testi) e Corrado Roi (matite) si intitola I giorni della maschera e vedrà Nathan affrontare le conseguenze delle ferite inflittegli da un terribile serial killer, conosciuto come Lo Scultore, durante un inseguimento. Un lungo periodo di degenza in una clinica orbitante gli permetterà di guarire dai segni dell’acido corrosivo usato dal killer, ma soprattutto sarà un luogo in cui comincerà a familiarizzare con il dolore e con la maschera che dovrà indossare per tentare di contrastare l'azione inesorabile dell'acido.
 
Ma chi si nasconde nel buio della sofferenza? Chi è la creatura che comincia a perseguitarlo, provocandogli terribili visioni? E cosa succederà una volta dimesso dalla clinica? L'unica cosa certa è che Mallory Jackson, la misteriosa ragazza salvata da Nathan dalle grinfie del maniaco, vuole vendetta. L'incubo è appena cominciato...

Sul sito ufficiale della Sergio Bonelli Editore sono state diffuse le prime tavole dell’albo che vi riportiamo nella gallery in basso.

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Humanoids Inc.: acquistato il logo di Moebius

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La Humanoids Inc. ha annunciato l’acquisto del logo originale della compagnia realizzato a mano nel 1974 dal co-fondatore Jean “Moebius” Giraud.

Il logo, dalle dimensioni di 10,8 cm per 15,2 cm, è stato venduto per 6,572.50$ lo scorso venerdì nella stessa seduta d’asta della Heritage Auctions in cui è stata ceduta la prima cover art di Superman mai esistita.

Moebius, insieme a Jean-Pierre Dionnet, Philippe Druillet e Bernard Farkas nel dicembre 1974 diedero vita al collettivo Les Humanoïdes Associés, per pubblicare la celebre e rivoluzionaria rivista sci-fi Métal Hurlant, che includeva al suo interno anche il magazine statunitense Heavy Metal.

Adesso il collettivo si chiama semplicemente Humanoids, ha sede a Los Angeles e ha recentemente aperto una sede a Tokio.

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Mark Millar si arrende al fumetto digitale

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Il mercato digitale dei comics è in continua espansione e il piazzamento di ComiXology come prima app no game del 2013 è la prova del nove del successo di questo nuovo formato di lettura. All’interno del mondo dei fumetti, però, c’è una voce fuori dal coro, qualcuno che ancora non si arrende alla continua ascesa del digitale, qualcuno “che odia essere in errore”. Stiamo parlando di Mark Millar che, in una dichiarazione rilasciata a CBR, ci illustra una sua attenta analisi sul mercato del fumetto e il perché della sua ritrosia nei confronti di questo canale di distribuzione.

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“Non mi aspettavo che la gente passasse interamente al digitale” attacca subito così l‘autore “perché l'esperienza della lettura di un fumetto è unica. Sfogliare le pagine e rovistare in uno scaffale è molto più intenso del download, mentre per la musica e i film la forma e il gusto sono quasi identici in entrambi i formati. La mia grande preoccupazione, e non riesco ancora a credere che non si sia rivelato essere un problema, è che il venti, dieci o anche solo il cinque per cento dei tradizionali lettori che leggono su carta non è scomparso quando è diventata la norma per gli editori pubblicare i fumetti digitali il giorno dell’uscita ufficiale e un numero molto considerevole di persone ha iniziato a leggerli proprio online. Quei lettori digitali devono venire da qualche parte e la mia paura è una semplice combinazione di micro e macro-economia dove ho sospettato che anche un modesto dieci per cento che passa dal formato su carta al digitale significherebbe per tutti quei comic-shop ritrovarsi in difficoltà e potrebbero subire lo stesso colpo mortale di tanti negozi di dischi, passati improvvisamente da un piccolo profitto a una perdita”.

I motivi iniziali per i quali Millar è avverso al digitale sono due, e ce li spiega così. “Numero uno: io amo le fumetterie. Sono cresciuto in una città incantevole, ma era difficile essere un fan di fumetti perché ero letteralmente l'unico che conoscevo per una buona parte della mia infanzia. Quando ho scoperto AKA Books and Comics avevo 13 anni ed è stato come per Robin sbirciare nella sede della Justice League. Questo è ciò che volevo essere quando sono cresciuto e un negozio di fumetti è più confortevole per me di un bagno caldo. Non volevo vederli andare via”.

Continua l’autore “Numero due: Noi dobbiamo tutto ai rivenditori. Ricordate quei boom negli anni Ottanta, Novanta e Duemila? Beh, ognuno di loro è stato preceduto e sostituito da un fallimento e le persone che sono sopravvissute attraverso gli alti e bassi del mercato, di solito non guadagnando molto denaro e alimentati solo dall’amore del mezzo, sono stati proprio loro. Come artista, devo loro tutto, dalla tastiera con cui sto scrivendo al pigiama che indosso. La nostra prima responsabilità è rivolta ai nostri lettori, ma ciò è indissolubilmente legato ai rivenditori che sono quasi sempre gli uomini e le donne che suggeriscono i tuoi albi ai fan”.

Qualcosa però è successo che ha insinuato il dubbio nelle convinzioni dell’autore. “Mi sono ricordato di ciò che è successo quando abbiamo lanciato la linea Ultimate della Marvel qualche anno fa in formato digitale. Nessuno era in grado di fornire una spiegazione, ma tutte le uscite disponibili sul server Marvel da leggere gratuitamente, hanno riscontrato nei fatti un aumento delle loro vendite in formato cartaceo. Ancora una volta, non posso pretendere di capire la logica, ma parlando coi rivenditori, parlando con altri professionisti, parlando coi lettori, parlando ai distributori, discutendo online e con ogni altro mezzo di indagine che ho fatto da quando le campane hanno suonato a morte due anni e mezzo fa, la conclusione clamorosa è che il digitale è stato indiscutibilmente un bene per i fumetti in generale”.

Nonostante la verifica dell’utilità di questo nuovo strumento, Millar resta fortemente legato al piacere, un po’ anacronistico, della fumetteria, al piacere di sfogliare un albo, sentirlo con mano e ha imposto una sua scelta alle diverse case editrici dei suoi lavori. “La Image mi ha chiesto questo [l'uscita in contemporanea dell'albo su carta e in digitale] prima che io e Frank Quitely lanciassimo Jupiter’s Legacy, lo scorso anno, ma ho detto che volevo una differenza di tre mesi tra la pubblicazione cartacea e l’esordio nella versione digitale, per dare alle fumetterie un vantaggio. La Icon mi ha detto la stessa cosa l'anno prima, quando io e Johnny Romita Jr. eravamo pronti al lancio di Hit-Girl, ma ho esternato la mia volontà di non veder compromessa l’uscita dell’albo su carta in alcun modo dal digitale e ho chiesto loro di mantenere quella stessa distanza di uscita”.
 
Ciò non è bastato e anzi “l'unico effetto netto della mia politica del ritardo di tre mesi è che le persone che vogliono leggere il tuo fumetto e non vivono vicino a un negozio di fumetti sono state punite. Mark Waid, e lui è un tipo saggio con venticinque anni in più di esperienza in tutti gli aspetti del settore, ha dichiarato che il fumetto digitale sta diventando la versione moderna dell’espositore da edicola, e lui ha assolutamente ragione. È il modo perfetto per avere un’anteprima di un fumetto se sei un nuovo fan, il modo perfetto per leggere i tuoi comics preferiti se il tuo negozio locale ha chiuso nel 1994 e, dal momento che gli albi hanno lo stesso prezzo di stampa di quando vengono diffusi, allora non c’è concorrenza o profitto in un negozio di comics”.
 
In conclusione, anche il "die-hard" Millar è costretto a soccombere all’evidenza. “Così, quando i tuoi lettori, il tuo rivenditore, i tuoi amici, il tuo editore, i tuoi artisti e ognuno presentano queste prove e dichiarano che la pubblicazione in simultanea della versione su carta e in digitale è un successo clamoroso, tu sei costretto ad ascoltarli o essere preso per uno stupido”.
 
È doveroso ricordare che è previsto per il prossimo mercoledì 5 marzo l’esordio della nuova serie scritta da Millar, Starlight, per i disegni di Goran Parlov. L’albo sarà disponibile, nello stesso giorno, sia su carta che in formato digitale.

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Il ritorno di Vampirella

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É previsto per giugno il lancio della nuova serie dedicato a Vampirella edita dalla Dynamite. In un comunicato della stessa casa editrice scopriamo che a scrivere la testata sarà Nancy A. Collins affiancato alle matite da Patrick Berkenkotter. La cover saranno realizzate da Terry Dodson.

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“Sono molto eccitato dall’idea di prendere il commando di Vampirella” ha dichiarato Collins “Mi sto divertendo molto. Nella celebrazione del suo 45 anniversario, ho riportato la narrazione alle sue origini più horror e ho conferito a Vampirella un taglio leggermente più dark. La Dynamite è stata fantastica nella collaborazione e mi ha dato un grande sostegno. Era passato del tempo dall’ultima volta che ho scritto comics ed è stato bellissimo tornare a farlo!”.
 
Nel primo arco narrativo, intitolato Our Lady of Shadows, la nostra eroina sarà inviata dal Vaticano ad investigare sul sequestro di una ragazzina da parte del "Cult of Chaos", ma si ritroverà al centro di un rituale per invocare Lady Umbra, sorella di Chaos. A tal proposito ha dichiarato Collins “La vita di Vampirella sarà messa sotto sopra e si ritroverà a fare squadra con gli alleati più bizzari per combattere sia una minaccia demonica sia una hit-squad del Vaticano”.
 
Importante l’apporto in fase di realizzazione dell’albo del disegnatore Patrick Berkenkotter: “Non posso fare altro che tesserne le lodi. Le sue matite sono spettacolari, è capace di rendere Vampirella sexy, minacciosa, cazzuta allo stesso tempo. Credo che i fan saranno piacevolmente colpiti quando leggeranno il primo numero, e spero che anch’io possa entrare nel loro cuore”, ha dichiarato Collins.

Per l’occasione la Dynamite ha previsto una serie di variant cover per celebrare l’anniversario. Oltre allo cover dello stesso Dodson, avremo quella di Jenny Frison, Sergio Fernandez Davila, Jack Jadson, Mimi Yoon, Ken Haeser e Stephanie Buscema.

Nella gallery a fondo pagina sono disponibili alcune tavole non letterate insieme alle variant cover della prima uscita.

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Bao: Nemo: Le rose di Berlino, anteprima

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nemobaoCome annunciato sulla pagina Facebook della Bao Publishing, è prevista per metà maggio la pubblicazione del volume dedicato alla Lega degli straordinari Gentlemen Nemo: Le rose di Berlino.

L’opera, realizzata da Alan Moore e Kevin O'Neill, viene introdotta così:
“Sedici anni fa, la famigerata piratessa scientifica Janni Nemo si è addentrata nell'Antartide per affrontare l'eredità delle imprese del padre, e ne è scappata a fatica, salvando solo il Nautilus e la propria stessa vita.

Nel 1941, con la figlia ormai parte della famiglia del guerriero dell'aria Jean Robur, i corsari di Janni non hanno molti contatti con il giullaresco dittatore Adenoid Hynkel. Ma quando apprende che i suoi cari sono imprigionati nell'incubo che è diventata Berlino, non può evitare di intervenire personalmente. Dovrà affrontare mostri, criminali e leggende, compreso quel che resta degli "Eroi del crepuscolo", controparte teutonica della Lega di Mina Murray. Alla fine del periglioso percorso, però, la attende qualcosa di molto più pericoloso e raccapricciante...”

Sul sito ufficiale della Bao, inoltre, è sono state pubblicate in anteprima le prime 12 pagine del volume, che vi riportiamo qui di seguito.

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I Samurai di Recchioni e Accardi diventano serie

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Roberto Recchioni ha annunciato su Facebook che, insieme ad Andrea Accardi, è al lavoro su una nuova serie Bonelli. La nuova inziativa è legata all'epopea dei Samurai che i due autori hanno avviato all'interno della collana Le Storie, con La Redezione del Samurai prima e I Fiori del massacro poi. Nuove avventure della saga sarebbero dovute apparire sempre all'interno de Le Storie, ma il riscontro positivo ha permesso la nascita di una nuova iniziativa editoriale.

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Come spiega lo stesso Recchioni su Facebook:
"(...) riappariranno tanto i personaggi de la Redenzione quanto quelli de I Fiori. Ma ci sarà un nuovo personaggio centrale". Riguardo lo staff della serie: "(...) lo staff che stiamo mettendo in piedi è molto vicino, spiritualmente parlando, all'approccio di Accardi. (...) Dunque, la serie sta venendo messa in cantiere con un principio di cura che non deve essere inferiore a quello dei due albi già usciti. Andre disegnerà il primo albo e, forse, il secondo, e poi altri albi lungo il corso della serie. Gli altri autori inizialmente contattati sono ragionati per essere molto autoriali ma anche vicini, nel sentire, ad Andrea. Qualche nome: Werther Dell'Edera, Luca Genovese, Gianluca Maconi, per dire".

Per quanto riguarda la struttra della serie: "come Orfani: serie a termine strutturata in archi narrativi di dodici." Inoltre, rispondendo ad un lettore, ha confermato che l'appena citato Orfani avrà una terza stagione.

Naturalmente, vi terremmo aggiornati su tutte le novità relative a questa nuova serie.

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Censura Fun Home: risponde Alison Bechdel

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bechdelfunhome189detailTriste e assurda, così è stata definita da Alison Bechdel la decisione, di cui vi avevamo già parlato, della House Ways and Means del South Carolina di decurtare il budget destinato al programma estivo di lettura del College di Charleston di ben 52.000$, a causa della presenza tra i libri indicati del graphic novel della Bechdel, Fun Home. Il titolo, come ha il repubblicano Garry Smith da Greenville, è reo di “mostrare graficamente atti tra lesbiche e promuovere uno stile di vita gay e lesbico”.
 
“Sono molto grata alle persone che hanno pensato al mio libro per il College di Charleston. È stato coraggioso da parte loro farlo considerando le pressioni conservatrici che subivano apparentemente di nascosto”, questa la dichiarazione che la Bechdel ha rilasciato a Publishers Weekly. “Ho visitato il college lo scorso autunno e già ci furono diverse critiche, ma con loro grande merito non sono tornati indietro. È triste e assurdo che il College di Charleston subirà un taglio ai propri fondi per aver proposto il mio libro, un libro che dopo tutto parla del pedaggio che, a causa di queste meschinità, la vita delle persone deve pagare”.

Nella terra della libertà questo atto di censura non sembra accettabile e un editoriale comparso su The Post and Courier, rincara la dose:
“Quando il governo, nei fatti, cerca di dettare ciò che gli studenti dei college devono, o non devono, leggere, lo stato sta andando in sofferenza. Non solo con la censura ostacola il mondo accademico dall’innovazione e onestamente, così come ha già dichiarato la rappresentante Gilda Cobb-Hunter, limita lo stato nell’attrarre lavoro. Chi vuole vivere in un paese dove i legislatori determinano ciò che viene insegnato nelle scuole? Gli elettori si aspettano che i loro rappresentanti si occupino di aggiustare le strade, dedichino fondi per l’educazione, facciano leggi per la sicurezza dei cittadini, non che vigilino sui pensieri della gente”.

È giusto ricordare che una situazione analoga è accaduta anche in un’altra università del South Carolina, la University of South Carolina Upstate, la quale per aver scelto il libro Out Loud: The Best of Rainbow Radio, libro dedicato alla prima radio gay del South Carolina, ha subito una decurtazione del suo budget di 17.142$.  

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Lukas: tavole dai primi 2 numeri

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lukas 1Esordirà il prossimo 23 marzo la nuova serie edita dalla Sergio Bonelli Editore, Lukas. L’opera, di cui vi avevamo già parlato, è realizzata dal team creativo composto da Michele Medda e Michele Benevento, dei quali avevamo già potuto apprezzare il lavoro svolto insieme su Caravan.

Thriller, noir, fantastico, questi gli ingredienti dell’urban fantasy di casa Bonelli che vedrà, nella prima uscita intitolata "Deathropolis", un uomo uscire dalla propria tomba, e non riuscire a spiegarsene il perché. È cosciente di essere un Ridestato, un morto vivente, e cerca di resistere alla fame di carne umana che lo tormenta, ma di tutto il suo passato non ricorda nulla. Ignora perfino il proprio nome. E soprattutto ignora che Wilda Belsen, la malvagia leader dei Ridestati, gli sta dando la caccia…

La seconda uscita, invece, intitolata "Predatori" vede alle matite Luca Casalanguida e porta la seguente sinossi:
"Grazie al falsario chiamato “zio Ming”, Lukas ora ha una nuova identità e una casa. Ma ha appena cominciato ad assaporare una vita normale, quando la routine è interrotta dalla morte di una sua giovane vicina. La ragazza viene trovata completamente dissanguata. Ed è chiaro che a ucciderla non può essere stato un essere umano...".

Nella gallery a fondo pagina sono disponibili le prime tavole dei due numeri diffuse dal sito ufficiale dell’editore.

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Doctor Who: in arrivo le serie a fumetti

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Negli scorsi mesi, la casa editrice inglese Titan si è aggiudicata i diritti di pubblicazione di un personaggio televisivo iconico nel Regno Unito, il Dottor Who.

Conseguenza di questa acquisizione saranno due nuove serie a fumetti in uscita per luglio, una dedicata al Decimo Dottore (interpretato da David Tennant nella serie televisiva), un'altra incentrata sull'Undicesimo Dottore (che ha le fattezze di Matt Smith sul piccolo schermo). La prima testata sarà scritta da Nick Abadzis e Robbie Morrison e disegnata dall'italiana Elena Casagrande; la seconda sarà sceneggiata da Al Ewing e Rob Williams e si fregerà delle matite di Simon Fraser.

Ora resta solo da vedere se queste due serie arriveranno anche in Italia.

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