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La stirpe della sirena

StirpeSireneNel 1985 Satoshi Kon realizza per la rivista Young Magazine il suo primo fumetto, Toriko, un episodio fiabesco autoconclusivo che gli fa vincere un premio come miglior esordiente e attira su di lui l'attenzione di Katsuhiro Otomo, il mangaka che il giovane Kon ammira più di chiunque altro. Si tratta però di un'opera che rimane a lungo un unicum, dato che Kon sta ancora frequentando un'università artistica per migliorare il suo disegno e non si dedicherà ad altro prima di diplomarsi; per poter leggere il suo lavoro successivo i giapponesi dovranno aspettare ben 5 anni, quando uscirà Kaikisen (La stirpe della sirena: La strada per tornare al mare).

Il protagonista è il giovane Yosuke, un universitario che passa l'estate a studiare nel suo paese natale, la cittadina marittima di Tsunate; qui abita l'intera famiglia in un antico tempio shintoista, dove il ragazzo contribuisce a mantenere viva una tradizione secolare. Secondo la leggenda infatti un antico antenato di Yosuke raccolse un uovo di sirena sulla spiaggia, dove incontrò una sirena alla quale fece la promessa di occuparsi dell'uovo e portarlo in mare ogni sessant'anni per poi prenderne un altro; in cambio la creatura marina garantisce fortuna e prosperità alla cittadina, assicurandosi che l'acqua sia calma e pescosa. L'ultimo esponente della famiglia a compiere questo gesto è stato il nonno di Yosuke, esattamente sessant'anni fa, per cui sarebbe giunto il momento di tornare a immergere l'uovo in acqua; purtroppo il padre di Yosuke è piuttosto scettico a riguardo e preferisce sfruttare l'affascinante uovo e la leggenda che gli gira attorno per portare il progresso nella cittadina, presentandolo pubblicamente ai media per attirare turisti e trasformare così Tsunate in un'evoluta località di villeggiatura.
Questo ovviamente scatena la furia di molti abitanti che vedono le loro case e negozi distrutti per fare spazio a palazzi all'avanguardia e centri commerciali; la disfida viene osservata da Yosuke, finora sempre occupatosi dell'uovo, ma che ora non ha la certezza di quale fazione sia quella per cui parteggiare...

La stirpe della sirena è una storia tipicamente giapponese nella quale elementi mitologici vengono inseriti in uno spaccato della società rurale moderna: il conflitto tra lo stile di vita rurale a stretto contatto con la natura e l'incombente progresso tecnologico ed economico è una tematica cara a molte altre opere nipponiche a fumetti o d'animazione, tra le quali spiccano certamente numerosi lavori di Hayao Miyazaki.
Lo stile narrativo di Kon è però molto meno magico e incantato di quello di molti suoi colleghi, ma non per questo meno affascinante: i suoi personaggi e gli eventi sono ben radicati nella realtà e contribuiscono a rendere più credibile una storia che prende via da elementi sovrannaturali. Anche graficamente Kon adotta un approccio decisamente realistico, con disegni nei quali si può vedere chiaramente l'ispirazione ai fumetti di Otomo; la regia nel gestire i tempi e le inquadrature è pulita ma allo stesso tempo elaborata, con un prodotto finale che sembra già realizzato con un occhio rivolto all'animazione. Anche la lunghezza della storia mostra già quanto Kon sia a proprio agio con racconti che si adatterebbero perfettamente al grande schermo: la maggior parte dei giovani mangaka si cimenta con racconti brevi o serie a fumetti che, se incontrano l'approvazione dei lettori, continuano per diversi numeri, mentre il ventisettenne Satoshi Kon confeziona un volume compiuto che potrebbe benissimo essere trasposto in un film da un'ora e mezza.

In Italia l'albo è stato pubblicato dalla Star Comics su Storie di Kappa #47 nel 1998, l'anno successivo all'esordio cinematografico dell'autore con "Perfect Blue"; l'albo si può ancora rintracciare in qualche negozio o bancarella dell'usato, per chiunque volesse recuperare un buon manga, nel quale si possono riconoscere le prime avvisaglie del grande narratore di storie che sarebbe diventato Satoshi Kon.

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